“Talent scouting: talenti per costruire relazioni” è il titolo del campo che abbiamo vissuto noi ragazzi di MSAC dall’1 al 4 settembre a Rota d’Imagna. I talenti sono stati il tema centrale dei quattro giorni vissuti insieme: talenti intesi come semplici qualità personali che ognuno di noi ha e può mettere al servizio degli altri. Abbiamo quindi declinato il tema nel corso del campo, iniziando da una visione personale per poi passare nell’ambito scolastico e infine alla società. Nello specifico il venerdì abbiamo affrontato i talenti personali durante la camminata ai tre faggi, allo Zucco e alla Madonna dei canti, attraverso un momento di deserto e la Messa sulla cima. La sera abbiamo concluso guardando Encanto, film che narra la vicenda di Mirabel e la sua famiglia, mostrando come ognuno ha un talento anche se nascosto, ma anche come i talenti da soli non sono abbastanza e serve sempre avere cura di chi ci sta vicino. Durante la mattinata del sabato abbiamo invece affrontato il tema dal punto di vista scolastico, informandoci su cosa sono i BES e i DSA: si tratta dei bisogni educativi speciali e i disturbi specifici dell’apprendimento che, nonostante siano dei difetti, possono trasformarsi in talenti. Con diversi strumenti, tra cui testimonianze e documenti del ministero, abbiamo compreso e studiato come noi studenti possiamo aiutare nella vita scolastica di tutti i giorni chi è stato diagnosticato con un BES o un DSA.
Nel pomeriggio ci siamo spostati all’ambito sociale grazie a due momenti: nel primo abbiamo dato vita a una start up con i talenti a nostra disposizione, che potesse essere utile alle realtà in cui viviamo; il secondo, invece, è stato introdotto dal cortometraggio “Il circo della farfalla”, che ci ha permesso poi di riflettere su esperienze di vita che, nonostante siano state caratterizzate da eventi negativi, si sono tramutate in nuove opportunità e nuovi talenti. La sera ci siamo messi alla prova presentando un nostro talento al MSAC’s got talent: cantando, ballando, suonando e con giochi di magia abbiamo impressionato la giuria composta da Don Alberto, i segretari Chiara e Leonardo e l’animatore Simone. A trionfare è stata Marta Russo grazie a un’ottima esecuzione di Bohemian Rhapsody dei Queen.
Infine, domenica mattina abbiamo concluso con un’assemblea dinamica, cavallo di battaglia del MSAC, in cui abbiamo discusso sull’utilità del talento e con la celebrazione della S.Messa. Durante questi quattro giorni siamo stati raggiunti da vari ospiti che hanno svolto con noi parte delle attività: Teresa Marocchi, incaricata regionale del MSAC, Sara, la nostra vice giovani, Anacleto e famiglia.
Quest’anno abbiamo voluto lasciare un segno del campo consegnando a tutti coloro che l’hanno vissuto un pezzo di puzzle, un piccolo talento che unito a tutti gli altri diventa un grande puzzle di talenti. Inoltre, abbiamo salutato gli msacchini che hanno concluso le scuole superiori con una nuova tradizione: attaccare la coda all’asinello, simbolo di MSAC.